Consulente? Scribacchino!


Così come nulla si crea e nulla si distrugge, la comunicazione è frutto della nostra stessa esistenza, non si può non comunicare.

Mestiere nuovo quello del consulente di comunicazione, eppure, particolarmente sovraffollato. Ovviamente la questione non è chi è il consulente di comunicazione, ma cosa fa il consulente di comunicazione!!

Difficile a dirsi. Soprattutto se dall'altra parte c'è un cliente incapace di comprendere che per scrivere un testo per un cliente anche di sole 100 battute, a volte ci vogliono giorni di lavoro e di impegno, di revisione e di concentrazione. Tutta questa fatica in molti casi è ricompensata con un lieve accenno di capo ed un mmmhh appena mugolato che (per dirla in gergo moderno) lascia trapelare un "basta poco che ce vò!"

Difficile a dirsi se c'è un cliente che ignora che dietro un semplice file di grafica, un consulente di comunicazione, ha costruito una storia, fatta di percezioni, di psicologia, di colori, di motivazioni su cui a volte si può lavorare anche per mesi.

Molto facile da parte del cliente imbattersi in tutti quei consulenti di comunicazione che oggi altro non sono che venditori di spazi pubblicitari di una casa editrice piuttosto che di una emittente televisiva, che non solo hanno interessi commerciali forti, ma che spingeranno il cliente ad acquistare ciò che a livello di percentuale rende di più (dopotutto, anche quello è lavoro!)

Quando poi si tratta di tariffe e parcelle, allora citerò una massima particolarmente interessante di M. Glaser: "Affidereste il vostro naso ad un chirurgo plastico di seconda categoria, con la scusa che costa meno?"

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