ancora chiarimenti sul counselor...

http://borghirappresentanze.com/wp-content/uploads/2012/07/fiore-di-loto-by-robert-lai.jpeg 

 

Il counseling relazionale è una disciplina basata sull'ascolto attivo, sulla sospensione di giudizio e sul dialogo di facilitazione, che sviluppa la consapevolezza. (E. Sabato)
Attraverso l'uso dell'attività di counseling si può imparare ad affrontare le difficoltà, a risolvere problemi, a superare ansia e stress avendo consapevolezza delle proprie emozioni.

Il counselor si relaziona in qualità di guida/facilitatore per favorire nel cliente/consultante una o più possibili soluzioni al problema che crea disagio esistenziale e/o relazionale, consentendogli una più libera espressione di sé e agevolando un maggiore contatto con sé e con gli altri.



Chi è il counselor

La figura professionale del counselor (chiamato anche ‘facilitatore’: ma è ormai entrato ampiamente nell'uso il termine anglosassone) nasce in America negli anni '30 e approda in Europa, dove si è affermata con ruoli e funzioni specifiche. Oggi si sta diffondendo anche in Italia: il counselor è un 'consigliere-confidente' la cui funzione principale è di ‘ascolto empatico’, che grazie alle proprie capacità e competenze è in grado di fornire a chi gli si rivolge l’appoggio necessario ad affrontare la crisi e a risolverla, facendo emergere e valorizzando le risorse individuali.

Distinzione tra counselor e psicoterapeuta
La competenza del counselor è mirata a favorire la risoluzione di difficoltà esistenziali. Egli quindi non fa terapia psicoterapica e non opera cure di nessun genere: distinzione molto importante, perché non è detto che chi si sente in crisi abbia voglia e bisogno di andare da uno psicoterapeuta!! La funzione di quest'ultimo è invece quella di intervenire in maniera anche ‘radicale’ in una situazione di più o meno profondo disagio psicologico o patologia.

Commenti

Post più popolari