Monopoli, Alberobello, Putignano, un tris da cortometraggio.
Sarà presentato in anteprima in edizione limitata alla BIT di Milano (Borsa Internazionale Turismo) il cortometraggio dal titolo “Vento di Puglia”.
Il film dura sette minuti durante i quali, attraverso un’esposizione leggiadra ed alcune immagini calde, una foglia simbologia di un ipotetico viaggiatore, vaga lungo inconsueti itinerari pugliesi.
Elementi naturali si alternano a spazi dal tocco profondamente umano, solo poche inquadrature su un gruppo che suona musica tipica, ricordo di cene all’aria aperta, tra danze, buon vino e piatti dal sapore forte.
Il corto ha voluto evidenziare la Nostra Terra, vederla attraverso gli occhi di un viaggiatore “speciale” per raccontarla anche con immagini-metafora.
Suggestioni, tradizioni, architettura rurale, ogni dettaglio è stato curato per sei mesi di lavoro, attraverso un progetto cartaceo strategico, che ha messo in risalto la necessità di sintesi per una promozione turistica che evocasse curiosità.
La produzione è stata eseguita per conto del Grand Hotel La Chiusa di Chietri da un team di brillanti professionisti locali, tutti con affermata esperienza nel mondo del cinema o della comunicazione aziendale.
I soggetti sono stati accuratamente scelti sotto la regia di Francesco Certini con la collaborazione del direttore artistico Gianni Musaio, per dare al film una connotazione quasi aristocratica dal tono delicato.
Particolare attenzione è stata dedicata alla sequenza delle immagini grazie al montaggio di Debora Certini, mentre le parti testuali ridotte al minimo, a cura di Elisabetta Sabato, danno ampio spazio alle immagini e ne decantano la bellezza, in molti casi frutto esclusivo della generosa natura.
Il film dura sette minuti durante i quali, attraverso un’esposizione leggiadra ed alcune immagini calde, una foglia simbologia di un ipotetico viaggiatore, vaga lungo inconsueti itinerari pugliesi.
Elementi naturali si alternano a spazi dal tocco profondamente umano, solo poche inquadrature su un gruppo che suona musica tipica, ricordo di cene all’aria aperta, tra danze, buon vino e piatti dal sapore forte.
Il corto ha voluto evidenziare la Nostra Terra, vederla attraverso gli occhi di un viaggiatore “speciale” per raccontarla anche con immagini-metafora.
Suggestioni, tradizioni, architettura rurale, ogni dettaglio è stato curato per sei mesi di lavoro, attraverso un progetto cartaceo strategico, che ha messo in risalto la necessità di sintesi per una promozione turistica che evocasse curiosità.
La produzione è stata eseguita per conto del Grand Hotel La Chiusa di Chietri da un team di brillanti professionisti locali, tutti con affermata esperienza nel mondo del cinema o della comunicazione aziendale.
I soggetti sono stati accuratamente scelti sotto la regia di Francesco Certini con la collaborazione del direttore artistico Gianni Musaio, per dare al film una connotazione quasi aristocratica dal tono delicato.
Particolare attenzione è stata dedicata alla sequenza delle immagini grazie al montaggio di Debora Certini, mentre le parti testuali ridotte al minimo, a cura di Elisabetta Sabato, danno ampio spazio alle immagini e ne decantano la bellezza, in molti casi frutto esclusivo della generosa natura.
